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Favole di Natale

novembre 30, 2006

Ieri ha aperto il mercatino di Natale qui a Mannheim. Per chi non ne ha mai visto uno, è difficile immaginare l’atmosfera che si respira passeggiando tra quelle bancarelle. I profumi, i colori, il rumore allegro che non è chiasso. Camminavo avvolta nella mia sciarpa verde per la zona pedonale, in mezzo alle vetrine illuminate di piccole luci bianche, respirando il profumo delle castagne arrosto, davanti a me la Wasserturm leggermente sfocata dalla nebbia sottile e mi ripetevo, per l’ennesima volta, quanto amo questa città. Sarà l’atmosfera natalizia a renderla più bella, sarà che la gente parla a bassa voce, sarà che ho il cuore gonfio d’amore o sarà che quella nebbiolina sottile offusca anche la mia mente, non solo la Wasserturm. Insomma, non so cosa sia, ma camminavo felice e sentivo di appartenere a qualcosa e a qualcuno. Perché io qui mi sento come un pesce nel mare, come la nutella sul pane, come una vongola su un bel piatto di spaghetti, o forse sarebbe meglio dire come un wurst caldo caldo nel suo brötchen. È mia, questa città, mi capisce, mi ammalia, mi fa innamorare ogni giorno con la sua voce, le sue parole nuove, la sua delicatezza mascherata da austerità. Mi fa venir voglia di credere nelle favole, nel lieto fine. Mi fa desiderare di essere un’altra persona, nata in un altro luogo, lontano. Mi fa venir voglia di vederla sempre come fosse la prima volta. Ho voglia di viverla tutta, di guardarla, di annusarla, di toccarla, come un’amante che brucia di desiderio.

Insomma, amore a parte, chi vuole visitare la Germania, deve farlo in questo periodo. I Weihnachtsmärkte aprono nella prima settimana dell’avvento e terminano alla vigilia di Natale. Ci si trova un po’ di tutto: addobbi natalizi, candele, artigianato, cappelli e borse, gioielli e lampade e qualunque cosa vi venga in mente. E per rinfrancarsi dall’immensa fatica della passeggiata, ci vengono in aiuto chioschi di wurst di ogni tipo, bistecche e cibi ipercalorici di varia natura, da mangiare rigorosamente in piedi, appoggiandosi ai tavolini alti di fronte al chiosco. E da bere? Birra? Naaaa. Glüh Wein, il vin brulé, servito in tazze di ceramica con la raffigurazione della città. Paghi la bevanda e versi un deposito per la tazza che ti viene restituito alla riconsegna. E poi non ti va un dolcetto alla fine della passeggiata? Kein Problem, hai l’imbarazzo della scelta: cioccolata, noccioline pralinate (di cui io sono ghiottissima), lebkuchen, torte e qualunque altra porcheria dolciaria mai preparata sul pianeta la trovate qui. E poi la giostra antica, il cantastorie, i gridolini dei bimbi un po’ spaventati e un po’ affascinati da questo che, per uno che non l’ha mai vissuto, sembra un mondo a parte.

christmas2.jpgchristmas.jpgLe foto che ho pubblicato non si riferiscono al mercato – anche se su Flickr ne trovate già qualcuna – ma alla straordinaria vetrina della Engelhorn, che quest’anno si è davvero superata. Questo negozio di abbigliamento stupisce spesso con vetrine originali, ma stavolta, è il caso di dirlo, la vetrina è una favola. Ci si può letteralmente entrare e ci si christmas1.jpgritrova a camminare in un sentiero fatto di foglie secche e di pigne, esattamente come in un bosco. Una musica gentile e fiabesca e le luci soffuse, ti immergono perfettamente nell’atmosfera, mentre cammini davanti alle rappresentazioni delle favole più note, dalla Bella Addormentata a Raperonzolo. Le figure, a grandezza naturale, si muovono sulla scena, mentre una voce recita la fiaba e tutti, adulti e bambini, si incantano silenziosi ad ascoltare.

E per me, che ultimamente sono incastrata nel mondo delle favole, cosa può esserci di più bello che passeggiare in una città che offre questo? E poi diciamocelo, chi non ha mai sognato di vivere in una casetta di biscotti e cioccolato come quella di Hansel e Gretel nella foto? Anche se a me piacerebbe di più essere lei, la bella addormentata (ché rincoglionita lo sono già), sdraiata eterea in attesa del fatidico bacio.

15 commenti

  1. Eulinx, anche a me ogni tanto succede di sentirmi così. Specie quando trovo un attimo per fermarmi e osservare la mia città, la città dove sono nata, dalla quale sono fuggita e nella quale sono tornata.
    A due passi dal mare e a due passi dai monti.


  2. Eh si, mi ricordo anch’io, il periodo natalizio in Germania è una cosa spettacolare. Buone passeggiate:)


  3. Come mi manca la Germania in questo periodo!
    Anch’io mi ritrovo in tutte le sensazioni che hai descritto.
    Natale scorso mi sembrava di essere nel paese delle meraviglie!

    Noi li critichiamo tanto i tedeschi ma loro sanno godere e vivere la vita veramente, altro che noi latini! 😐


  4. Per me e’ il primo Natale in Germania, cerchero’ di viverlo come si deve allora 🙂

    tra l’altro da noi hanno aperto ieri i mercatini…ma alle dieci e mezza di sera eran gia’ chiusi 😦


  5. AZATHOTH:
    La città nella quale sono nata non mi fa lo stesso effetto, anche se mi manca molto in certe occasioni. Anche se poi, be’, Roma è Roma! 😉

    IVAN:
    grazie! Spettacolare è la definizione esatta! 😉

    DÜSS:
    Io l’anno scorso me lo sono perso perché ero in Olanda e mi è mancato tantissimo.
    A me quello che piace dei tedeschi è che sanno far festa senza troppo chiasso. La trovo una cosa straordinaria!

    FABIANA:
    Vedrai che nel fine settimana resteranno aperti più a lungo. Considera che per loro alle 10.30 è notte fonda, nei giorni feriali! Comunque ti piacerà stare qui a Natale, ne sono sicura 😉


  6. Sono d’accordissimo con te e Duss sul fatto come fanno le feste e come vivono i tedeschi….fanno tutto con la tranquillità. Non so se è cambiato qualche cosa nei ultimi sei anni, da quando sto in Italia, però mi ricordo che si faceva tutto con tanta calma. Quel che a noi, che viviamo in Italia, manca…


  7. Ma guarda, non leggevo il tuo blog da qualche giorno, lo riapro oggi e trovo un pezzo sul mercatino di Natale di Mannheim, dove io e sugar siamo stati ieri ad ingozzarci di caldarroste e würste.
    Sono d’accordo con quello che dite relativamente le feste. Se dovessi però fare l’avvocato del diavolo direi che, soprattutto per quanto rigurda il carnevale, mi sembra che qui manchi un po’ la spontaneità: tutto pulito e organizzato, si urla la stessa cosa tutti insieme, ecc. Il tutto mi sembra allontanarsi sensibilmente dallo spirito carnascialesco.


  8. Buon giorno carissima, buon inizio settimana e beviti un Glüh Wein anche per me …mi racccomando, nella tazza a forma di stivale! 😀


  9. Mi hai fatto venire voglia di una passeggiata al nord.. ufff.. e io sono qua con tre donne in gabbia 😀
    Scherzo.. prima o poi ci verrò senz’altro.. grazie del racconto e delle belle descrizioni!!


  10. A me l’unica cosa che piace ultimamente del Natale è che si mangia parecchio e quest’anno sono pure a dieta…
    Diciamo che non lo sto aspettando con ansia! 😀


  11. :’) brutta scoperta…qui a karlsruhe chiudono alle 9 TUTTA la settimana.


  12. Buon giorno, buon martedì mattina e anche martedì pomeriggio (…voglio esagerare, anche buon martedì sera!)


  13. IVAN:
    Non è cambiato, le feste sono rumorose, ma non fastidiose. Rarissima combinazione! 😉

    DIONISO:
    Io volevo andare a quello di Heidelberg, invece! 😀
    Poi abbiamo fatto tardi (ovviamente!).

    BEPPONE:
    Io ti aspetto, le tue bambine ne andrebbero pazze! 😉

    CONEJA:
    A me invece da qualche anno la parte mangereccia da’ un po’ noia. Il pensiero di passare 15 giorni a Roma tra torroni e panettoni mi mette un po’ paura. Certo che con la dieta non deve essere facile in questo periodo, quindi in bocca al lupo a te! 😉

    FABIANA:
    Si, anche qui se ne sono fregati e chiudono molto presto. Il sabato ancora prima del solito, ma quanto sono fessi sti tedeschi? 😀

    DÜSSINO:
    Il bicchiere a forma di stivale non sono ancora riuscita ad averlo, ma domani mi impegno seriamente!
    Buona giornata e buon tutto anche a te, carissimo Principe. Un bacio


  14. sigh… ti invidio un pochino (eufemismo).
    Quest’anno, come l’anno scorso, il Natale non mi attira particolarmente.
    Avrei fatto volentieri un salto dalle tue parti per i mercatini (sempre evitando Rothenburg :-).


  15. Ho letto il tuo racconto bello su mannheim.
    Ma il senso qual era? si trattava di una festa religiosa, doveva riguardare lo Spirito, ma io non lo percepito.
    Ho visto solo pance piene, e bichieri vuoti



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